Sacro e profano - Rifletti un attimo, ep. 15
Nel libro di Ezechiele al capitolo 42
troviamo scritto che la dimensione del tempio era rappresentata da un
quadrato. I lati erano eguali fra di loro e poi viene aggiunto, che
quel perimetro, faceva separazione fra sacro e profano.
Di qui una riflessione su questa
dicotomia “sacro e profano”. Etimologicamente profano ciò che è
davanti al tempio ciò che non entra nel tempio ciò che non fa parte
della divinità del sacro. Mentre sacro e ciò che aderisce, ciò che
vicino, ciò che è prossimo al Divino, alle cose celesti, alle cose
invisibili.
C'è quindi questa enorme distanza fra
sacro e profano. Ci domandiamo: è possibile avere il superamento del
profano per vivere il sacro?
Le religioni di ogni tempo, hanno
cercato di cucire, di creare ponti, ma sempre questi ponti sono
crollati, finché dal cielo non giunge Gesù: unico mediatore tra Dio
e l'uomo. L'unica Via che conduce al Padre. Allora si, noi che
eravamo profani oggi possiamo in Cristo superare il velo ed essere
nel sacro, essere nel tempio, far parte di ciò che è celeste, di
ciò che appartiene alle cose eterne.
Siamo fra coloro che hanno ricevuto
infatti la vita eterna, siamo fra coloro che infatti possono
dichiarare di essere il tempio di Dio.
Tutto questo per l’opera di Cristo,
per la sua perfetta mediazione, per la Croce, per il prezzo che è
stato pagato per ognuno di noi. Per quel sangue prezioso riversato su
di noi, che ci purifica da ogni peccato.
Dio ci benedica.
Amen🙏🏼
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